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Mostra “Under Pressure”

Interpretare il potere soft del metallo

Il workshop si è svolto nell’ambito dell’edizione 2023 dei Welcome Design Workshop promossi dall’Università Iuav di Venezia – Corso di laurea in Design del prodotto, della comunicazione visiva e degli interni con il sostegno di Fondazione di Venezia e Fondazione Iuav.

designer Monica Graffeo
con Elia Venturini
per Formest Srl (Padova)

studenti: Angelica Bertoli, Francesco Candido, Sara Damonte, Allegra Del
Tedesco, Sara Dicati, Collins Nnaemeka Egbo, Alice Gallina, Aurora Mattara, Gaia Nicolini, Andrea Pani, Eleonora Pegoraro, Fabio Perchiazzi, Gaia Leonor Rainoldi, Carlotta Rizzato, Cristina Simionato, Camila Sola, Leonardo Taffelli, Martina Zanetti

Il confronto iniziale con Formest è stato il momento determinante per l’impostazione del workshop. Approfondendo la conoscenza dell’azienda e scoprendo le sue capacità produttive e progettuali, le modalità di lavoro collaborativo tra i reparti ed il livello molto alto del prodotto finito, abbiamo quindi analizzato il brief per identificare meglio quali tipologie di oggetti fossero più adatte e quali mercati meglio in grado di assorbire le caratteristiche dei manufatti Formest.
Ne è emerso che uno dei mercati possibili è la fabbrica stessa, che ad oggi sembra però essere percepita come un ‘livello inferiore’ nonostante i lavoratori qualificati siano davvero rari: nel workshop abbiamo capito come questo approccio possa essere diversificato per affrontare il tema in maniera più ampia e profonda, grazie ad una nuova prospettiva di osservazione.
Abbiamo quindi affiancato al brief progettuale – oggetti di dimensioni importanti per spazi collettivi e con funzioni di protezione – un altro che ruota attorno alla valorizzazione del luogo-fabbrica, per aumentare il valore reale e percepito del lavoro che vi si svolge e del lavoratore stesso.

Il metodo che ha guidato il lavoro di progettazione è stato quello che vede il design come strumento di cambiamento/progresso sociale, per cui ogni progetto deve rispondere a domande specifiche per poter essere valutato idoneo: come migliora la qualità della vita? Come contribuisce a livello sociale? Quanto riduce l’impatto ambientale? È un oggetto che rientra nelle caratteristiche dei prodotti Formest (grandi dimensioni, utilizzo della lamiera, peculiarità di soluzioni tecniche)?
Per supportare il processo creativo abbiamo suggerito agli studenti di precisare il concept attraverso esercizi di collage e un lavoro sul naming e sul testo di accompagnamento; a questo punto, definiti i dettagli costruttivi e affinata la forma, le idee sono state presentate con illustrazioni, moodboard materici e modellini in carta.

Mostra “Under Pressure”

Interpretare il potere soft del metallo

Il confronto iniziale con Formest è stato il momento determinante per l’impostazione del workshop. Approfondendo la conoscenza dell’azienda e scoprendo le sue capacità produttive e progettuali, le modalità di lavoro collaborativo tra i reparti ed il livello molto alto del prodotto finito, abbiamo quindi analizzato il brief per identificare meglio quali tipologie di oggetti fossero più adatte e quali mercati meglio in grado di assorbire le caratteristiche dei manufatti Formest.
Ne è emerso che uno dei mercati possibili è la fabbrica stessa, che ad oggi sembra però essere percepita come un ‘livello inferiore’ nonostante i lavoratori qualificati siano davvero rari: nel workshop abbiamo capito come questo approccio possa essere diversificato per affrontare il tema in maniera più ampia e profonda, grazie ad una nuova prospettiva di osservazione.
Abbiamo quindi affiancato al brief progettuale – oggetti di dimensioni importanti per spazi collettivi e con funzioni di protezione – un altro che ruota attorno alla valorizzazione del luogo-fabbrica, per aumentare il valore reale e percepito del lavoro che vi si svolge e del lavoratore stesso.
Il metodo che ha guidato il lavoro di progettazione è stato quello che vede il design come strumento di cambiamento/progresso sociale, per cui ogni progetto deve rispondere a domande specifiche per poter essere valutato idoneo: come migliora la qualità della vita? Come contribuisce a livello sociale? Quanto riduce l’impatto ambientale? È un oggetto che rientra nelle caratteristiche dei prodotti Formest (grandi dimensioni, utilizzo della lamiera, peculiarità di soluzioni tecniche)?
Per supportare il processo creativo abbiamo suggerito agli studenti di precisare il concept attraverso esercizi di collage e un lavoro sul naming e sul testo di accompagnamento; a questo punto, definiti i dettagli costruttivi e affinata la forma, le idee sono state presentate con illustrazioni, moodboard materici e modellini in carta.

Il workshop si è svolto nell’ambito dell’edizione 2023 dei Welcome Design Workshop promossi dall’Università Iuav di Venezia – Corso di laurea in Design del prodotto, della comunicazione visiva e degli interni con il sostegno di Fondazione di Venezia e Fondazione Iuav.

designer Monica Graffeo
con Elia Venturini
per Formest Srl (Padova)

studenti: Angelica Bertoli, Francesco Candido, Sara Damonte, Allegra Del
Tedesco, Sara Dicati, Collins Nnaemeka Egbo, Alice Gallina, Aurora Mattara, Gaia Nicolini, Andrea Pani, Eleonora Pegoraro, Fabio Perchiazzi, Gaia Leonor Rainoldi, Carlotta Rizzato, Cristina Simionato, Camila Sola, Leonardo Taffelli, Martina Zanetti

Bikebab

SARA DAMONTE, AURORA MATTARA, FABIO PERCHIAZZI, CAMILLA SOLA

Stazione dotata di pannelli per la ricarica di biciclette elettriche e di sedute per attendere l’autobus. La forma “ad imbuto” permette la canalizzazione dell’acqua, che può essere poi riutilizzata per l’irrigazione delle piante sottostanti. L’energia prodotta dai pannelli consente sia di ricaricare le biciclette sia di posizionare luci LED e prese utili per la ricarica di dispositivi mobili. Con l’aggiunta di un modulo rettangolare, la stazione può essere estesa e implementata con diverse configurazioni che offrono altri servizi.

Breath

ALLEGRA DEL TEDESCO, COLLINS EGBO

L’idea del progetto è nata dalla visita aziendale presso Formest, dove reparto produttivo e uffici convivono nello stesso edificio.Per rispondere
a questa sovrapposizione di spazi e funzioni è stata immaginata una soluzione che prevede l’inserimento di una grande “serra” dotata di piante e aree-seduta che può accogliere i lavoratori per riposare telefonare, mangiare.

Gaze

CRISTINA SIMIONATO, FRANCESCO CANDIDO, GAIA NICOLINI, SARA DICATI

GAZE, “sguardo”, è un pavilion smontabile
e trasportabile: pensato per ristoranti itineranti o esperienziali, grazie alla struttura aperta su tre lati permette di immergersi nel territorio che lo circonda. La forma crea un’atmosfera accogliente e moderna, dando comunque l’opportunità ad ogni ristorante di attrezzare e personalizzare il pavilion in coerenza alla propria idea di cucina e alle proprie esigenze di servizio.

Modulaire

GIULIA MALATESTA ELEONORA, PEGORARO CARLOTTA RIZZATO, MARTINA ZANETTI

Il progetto prende avvio dall’analisi delle esigenze, le abitudini, i movimenti che caratterizzano il ritmo della giornata lavorativa. L’obiettivo è quello di rendere lo spazio-lavoro più accogliente e allo stesso tempo più fruibile ed efficiente, riflettendo la cura e l’attenzione che l’azienda riserva alla fase della produzione. Sono stati così ideati pannelli multifunzionali che separano le varie postazioni di lavoro, formati da una serie di moduli componibili fra loro a seconda delle esigenze di ciascun lavoratore. Ogni modulo è caratterizzato da funzionalità specifiche che dialogano con le altre componenti del pannello e con il contesto di lavoro circostante.

Puntolinea

ANGELICA BERTOLI, ALICE GALLINA, ANDREA PANI, GAIA RAINOLDI, LEONARDO TAFFELLI

Sistema di arredo outdoor, appositamente disegnato per la pausa dei lavoratori, che offre diverse funzioni: rastrelliera per biciclette, sedute e ampio tavolo per invitare alla convivialità.Le intercapedini posizionate tra le barre della struttura principale favoriscono l’incastro con gli altri moduli e le superfici forate permettono di integrare accessori dedicati alla pausa come posacenere, gadget per il gioco, ganci per appendere oggetti, amache per il riposo e altri elementi utili.

MAIN SPONSOR

Settimana della sostenibilità 2023 - Intesa San Paolo logo

CON IL CONTRIBUTO DI

Settimana della sostenibilità 2023 - Cortellazzo&Soatto logo
Settimana della sostenibilità 2023 - Umana logo

SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE

Settimana della sostenibilità 2023 - ABS Group logo
Settimana della sostenibilità 2023 - Kora Comunicazione
Settimana della sostenibilità 2023 - Luca Milanese

CON IL PATROCINIO DI

Settimana della sostenibilità 2023 - Proetica logo

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La Settimana della Sostenibilità

Il concetto di sostenibilità è oggi sempre più al centro dell’attenzione e si traduce in un forte impegno dell’intera comunità nel ridurre il proprio impatto sul Pianeta e nel favorire il benessere sociale ed economico della società.

Confindustria Veneto Est promuove la sostenibilità quale uno dei fondamenti dello sviluppo delle imprese del territorio, ed organizza la Settimana della Sostenibilità per promuovere il dialogo e il confronto tra le esperienze imprenditoriali, quelle delle scuole, dei centri di ricerca, delle start up e delle Amministrazioni pubbliche del nostro territorio, da Padova a Venezia a Treviso e Rovigo.

L’obiettivo è riuscire ad affrontare in modo sistematico i temi della sostenibilità nei tre aspetti relativi all’ambiente, al sociale e all’economia, scambiare buone pratiche, definire un comune linguaggio e attivare nuove collaborazioni.